La Ferrari torna a fare la storia alla 24 Ore di Le Mans. Un trionfo importantissimo per il Cavallino che riesce nell’impresa di battere Toyota, la favorita di questa edizione e vincitrice indiscussa della 24 ore più famosa del mondo dal 2018.
Spazio all’idrogeno
Ma Le Mans non si limita ad una gara. E’ un evento vero e proprio che richiama l’attenzione dell’intero mondo automotive.
Uno spazio importante è stato dedicato alle auto ad idrogeno. Hanno fatto bella mostra di se ben 3 modelli: L’Alpine, la Toyota e la Ligier (in foto).
Considerando la cornice, si tratta ovviamente di sportive ad alte prestazioni. Ma come si sa, molte delle tecnologie che utilizziamo sulle auto di tutti i giorni iniziano proprio dalle competizioni.
In particolare la Ligier ha presentato un auto equipaggiata con un motore V6 3 litri biturbo da 570 CV alimentato con idrogeno contenuto in ben tre serbatoi a 700 bar di pressione. Il modello si chiama JS2 RH2 e contiene tecnologia progettata in partnership con Bosh Engineering.
C’è bisogno di ricerca & sviluppo
Secondo l’opinione di personaggi autorevoli, il futuro in questo campo non sembra essere così lontano. La Fia sta lavorando per proporre un campionato specifico per vetture a idrogeno, e questo aprirebbe la strada a considerevoli investimenti su questa tecnologia.
Attualmente, oltre a migliorie nell’efficienza dei motori, l’attenzione è rivolta alla sicurezza sia in fase di marcia sia in fase di rifornimento, ambiti importanti che non possono essere sottovalutati.
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